Ciuffa di nuovo mia stelle cadente
ultimo dono del tempo rimasto
porgi a noi tutti vittoria ridente
e all'avversario un boccone nefasto
l'arco implacabile il dardo ha scoccato
che messaggero è di giusta sentenza
e quell'attesa mi riempie del fiato
che è destinato a sortir con violenza
tutto si ferma a seguire quel volo
mentre in silenzio si nutre la speme
prìa che le scarpe ritornino al suolo
l'occhio mi trema ed il core mi geme
l'ansia cresciuta in quaranta minuti
volta è a sbocciare o morire in un lampo
tutti i tifosi d'un tratto son muti
or che i secondi non lasciano scampo
ma finalmente si libera l'urlo
che nel frattempo nel petto è cresciuto
senza più briglie e nessuno a condurlo
muta in tripudio il timore taciuto
dei Sassaresi hai placato ogni pena
ogni pensier negativo è scordato
la settimana comincia serena
or che di nuovo hai compiuto il tuo fato
sei sempre magica come ti canto
mai mi tradisci mia amante sincera
Dinamo della Sardegna sei il vanto
e dell'onore la nostra bandiera.
©2013 Antonio Luca Siliotto
Superbia ignorante che alberghi nel cuore
e ostenti i tuoi vizi il mediocre a celare
nel dì d'ogni giorno divori l'onore
e mascheri il vuoto pensier col guardare
La porta che s'apre ed un raggio di luce
un soffio di vento che sveglia al vagito
a volti stranieri la strada conduce
e a un falso ed incerto perché perseguito
La sera ho sprecato ne sono sicuro
l'avrei molto meglio impiegata a sedere
lo sguardo sbarrato a fissare un bel muro
m'avrebbe donato maggiore piacere