Poesia in endecasillabo a minore di settima e rima alternata:
Lampo d'autunno accendesti il mio core
che a ripensarci mi batte veloce
desti tu senso al vocabolo amore
e alla mia speme insperata la voce
singola occhiata mi fece capire
lesto la colsi siccome una rosa
giusto nell'attimo pria di salire
poi lì con te l’annusai senza posa
se era previsto alla noia il ritorno
al Paradiso la mèta si volse
mentre le voci sparivano intorno
l’occhio ceruleo l'indugio mi sciolse
fissi gli sguardi annullarono il resto
nulla poteva spezzar la catena
mentre il pensier finalmente era desto
la tua presenza placava ogni pena
tutto il silenzio eri tu in quell'istante
nulla contava di ciò ch'era stato
ora che infine il mio pezzo mancante
il rompicapo m'avea completato
fermo era il tempo e con esso la vita
ché fino allora quel nome usurpava
gioia era viva mai prima sentita
quella mancanza ora il petto mi scava
ma se infelice è chi ha avuto coscienza
dato che ha perso quel che sa ch'esiste
io sono certo che quell'esperienza
tutto m'ha reso fuorché un uomo triste
noto mi ha infatti che questo cammino
non è strisciare di senso privato
ma un'esistenza ed un viver perfino
se può donar ciò che mi ha regalato
non ti dimentico dunque momento
anche se ormai il dolce sogno è destato
sei quel peccato di cui non mi pento
pure se il vuoto lasciato è incolmato.
di Antonio Luca Siliotto - www.siliotto.it
(dal libro Solidiversi, ISBN: 978-88-91039-80-4)
Un fremito di gioia mi divora
ed il mio petto batte frettoloso
m'appare un sol minuto come un'ora
ed il momento atteso mi fa ansioso
Cos'è l'endecasillabo?
Ecco i segreti di una delle
forme stilistiche più usate
nella poesia italiana