Le misere frasi con cui il mio pensiero
si sforza di dare una forma al sentire
m'appaiono tanto lontane dal vero
che ad esser sincero direi di mentire
perché quel linguaggio che è noto alla testa
non è sufficiente a descrivere il punto
nel quale il superfluo cammino s'arresta
nel nuovo universo nel quale son giunto
se l'anima infatti volesse spiegare
di certo parola non proferirebbe
ma i raggi del sole e l'azzurro del mare
son l'unica voce con cui parlerebbe
e dunque il poeta è privato del mezzo
con cui guittamente vuol dare la forma
ché al verso sì nato si deve disprezzo
giacché vuol ridurre l'eccelso alla norma
e allora il mio cuore d'amor logorroico
non può che star muto per essere onesto
patendo il supplizio d'un martire stoico
che non può gridare qual luce l'ha desto
pertanto la penna non corra sul foglio
e il bianco candore rimanga inviolato
perché la sintassi non è che uno scoglio
piuttosto che voce di ciò che è provato.
di Antonio Luca siliotto - www.siliotto.it
(dal libro "Solidiversi", ISBN: 978-88-91039-80-4)
Il capo del poeta giace sul grembo
della ragazza che siede sul prato
incrociando le gambe. I lunghi capelli
piovono isolando i due volti dal mondo
L'amante e l'amata si fissano
al momento del brindisi. L'amore,
seppur rifiutato, genera forte
passione e sconvolgimento emotivo
L'amore visto in tutte le sue forme:
gioia, erotismo, tormento. I mille volti
di questo meraviglioso sentimento,
tradotti in poesia.